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Vacanza in moto

 
Post #1


Vacanza in motoI tempi dell'università erano finiti e con essi anche la mia avventura gay in cui facevo la parte della "ragazza" del mio amico Lamberto e, ogni tanto, della troia di qualche altro coinquilino.Adesso era venuto il momento di mettere la testa a posto, concentrarmi sul lavoro e smetterla con certe maialate, era ora di trovare una donna e fare l'uomo quindi dopo quel periodo decisi che avrei smesso di prenderlo nel culo.Rividi anche Lamberto un paio di volte, ci provò con me e rifiutai sebbene la voglia fosse tanta.Mi ero comprato una bella moto e grazie ad essa mi ero inserito in una compagnia di amici coi quali la domenica facevamo delle belle gite e fu così che un giorno, stando seduti davanti al bar gustando una delle ultime birre della stagione estiva, Marco propose di fare un week end lungo su alcuni passi di montagna partendo il venerdì pomeriggio e rientrando la domenica sera, tutti declinarono l'invito tranne me e decidemmo che saremmo partiti solo noi due.Si sa com'è negli ambienti di amici, le battute goliardiche sono continue e quando Marco disse che se qualcun altro si fosse voluto aggregare avrebbe avuto tutta la settimana per decidere, qualcuno dei nostri amici rispose in tono scherzoso: "no, vi lasciamo da soli a fare i piccioncini", tutti scoppiammo in una risata al che un altro aggiunse: "oh Marco, non mettercelo incinta però".Nessuno sapeva del mio passato e io e Marco stavamo al gioco ridacchiando ma chissà perché avevano già deciso che quello che lo prendeva nel culo sarei stato io; certo Marco era molto più alto e robusto di me e forse per quello nell'immaginario di tutti s**ttava l'idea che lui avrebbe fatto il maschio e io la femmina.Lo confesso: un pensiero ce lo feci, avrei saputo come sedurlo anche se lui non mi sembrava proprio il tipo a cui può anche solo saltare in mente di scoparsi un maschio e comunque no! avevo messo la testa a posto e deciso che il mio culo di li avanti l'avrei usato solo per espellere gli scarti di quello che avrei mangiato.Venne il venerdì e io e Marco partimmo per la nostra gita, non avevamo una meta precisa e per questo non avevamo prenotato nessun albergo per dormire, avremmo trovato qualcosa all'ultimo lungo la strada.Giunti a sera decidemmo di fermarci in una locanda quasi in cima ad un passo, chiedemmo una stanza e l'oste ci disse che gli era rimasta solo una matrimoniale, "per me non c'è problema" risposi e anche Marco avallò la mia risposta così, un volta lasciati i documenti e firmato le scartoffie ci avviammo con le borse da moto in mano a mo di valigia verso la nostra stanza attraverso le scale in legno della locanda, arrivammo in camera e senza pensare che avrei potuto provocare strani pensieri mi buttai sul letto a pancia in giù esclamando: "sono esausto".Marco, con tono scherzoso, fece la battuta: "adesso non credere di iniziare con la scusa che hai mal di testa e che sei stanca, questa sera me la dai da brava!".Risposi alla provocazione dicendo: "avresti dovuto portarmi dentro in braccio attraverso la porta e pagare tu l'albergo, non puoi prenderti solo la parte più bella".Marco rimase in silenzio un attimo poi disse: "a proposito, facciamo che non raccontiamo agli altri di aver diviso la stanza matrimoniale, ok? altrimenti sai quanto ci prenderanno per il culo?".Scoppiammo a ridere e Marco andò per primo a farsi la doccia, nel frattempo io mi addormentai così a pancia in giù sul letto come mi ero buttato appena entrato in stanza.Mi svegliò una forte manata sul culo, mi voltai e Marco era li completamente nudo con un uccello di tutto rispetto che gli penzolava fra le gambe a dirmi: "dai, vatti a fare la doccia!".Feci finta di non notare quella meraviglia e rimasi sorpreso della sua disinvoltura, d'altra parte sapevo che per tanti anni aveva giocato a rugby quindi doveva essere abituato a vedere altri maschi nudi negli spogliatoi e mostrarsi nudo a sua volta.Uscii dalla doccia, mi misi un paio di mutande e una maglietta e mi infilai nel letto, Marco spense la luce e ci demmo la buona notte.Passarono cinque minuti e lui nel buio ruppe il silenzio dicendo: "sarebbe stato bello se al posto tuo ci fosse stata Miranda (una ragazza che frequenta la nostra compagnia) dicono che dia anche il culo, e a me piacerebbe proprio provare almeno una volta a scoparmi un culo"."A parte che non è detto che Miranda ci sarebbe stata, ma vuoi dirmi che non hai mai provato a infilare il cazzo in un culo?" gli risposi meravigliato."Perché tu si?" ribatté lui."Mi sembra una cosa normale" gli risposi.Mi chiese un po' di raccontargli com'era scoparsi un culo e io ovviamente mi soffermai solo alle esperienze avute con donne, anche perché l'unica volta che provai a inculare un maschio fu con Lamberto, ma fu un disastro e decidemmo che da quella volta in avanti avremmo riadottato il vecchio sistema per cui lui me lo dava e io lo prendevo, di li la conversazione divagò sempre in tema di cazzi e culi, esternando le nostre opinioni sui maschi che si inculano fra loro, mi raccontò che da ragazzo qualche volta si era segato a vicenda con alcuni suoi amici ed aggiunse anche che siccome a quell'età non sapeva ancora com'era la figa qualche volta si era segato pensando di incularsi i suoi amici."Ecco, adesso mi hai fatto eccitare, basta altrimenti ti salto addosso e ti svergino" mi disse.Non so cosa mi fermò dal rispondergli: "e chi ti dice che io sia vergine?" e optai per non dire nulla, lui continuò dicendo: "senti qua che cazzo duro che mi è venuto".A quel punto non seppi resistere, allungai la mano sotto le lenzuola, afferrai quell'asta di carne e capii che era ancora nudo come quando mi aveva svegliato per mandarmi a fare la doccia, prima non me ne ero accorto perché quando mi infilai nel letto lui era già coperto.Non gli domandai perché fosse venuto a letto nudo anche se il perché era chiaro, voleva provare un'esperienza sulla quale chissà quante volte aveva fantasticato, glielo menai su e giù un paio di volte poi andai giù con la testa e glielo presi in bocca."Cosa fai?!" esclamò.Mi fermai un attimo di fare quello che stavo facendo e gli dissi: "non diremo ai nostri amici che abbiamo condiviso la stanza matrimoniale, e non gli racconteremo nemmeno questo, stai tranquillo".Ripresi a fargli il pompino che avevo iniziato infilandomi di tanto in tanto il suo cazzo fino in gola mentre nel frattempo gli accarezzavo le palle,da come reagiva era chiaro che nessun maschio gli aveva mai succhiato il cazzo così come era chiaro che gli piaceva e che, se glielo avessi concesso, avrebbe voluto anche di più. Io però ero quello che aveva deciso di mettere la testa a posto (come no! infatti in quel momento la mia testa stava a posto sopra il suo cazzo) e non volevo andare oltre.Lui stava a pancia in su e io disteso di lato come a formare una "T", succhiavo avidamente il suo cazzo finché mi chiese "posso toccarti il culo?".Non dissi niente anche perché avevo la bocca piena, gli afferrai una mano e me la feci posare su una natica, lui subito la infilò sotto le mie mutande e cominciò ad accarezzarmi, ogni tanto le sue dita cercavano di intrufolarsi sul mio buchetto e io puntualmente gli afferravo il polso per fargli capire che non volevo.Mi accorsi che il suo cazzo cominciava a pulsare e allo stesso tempo mi disse: "sto per venire, togliti altrimenti ti vengo in bocca"! Io non mi tolsi e continuai a lavorarmelo finché non sentii finalmente il sapore del suo sperma che mi inondava il palato. Ingoiai tutto e pulii accuratamente tutta la sua asta che a seguito dell'orgasmo aveva perso vigore e volume, poi uscii da sotto le lenzuola e mi distesi a fianco a lui prendendogli in mano il cazzo moscio e giocherellandoci mentre parlavamo."Non sapevo che avessi queste tendenze" mi disse."Quali tendenze?""Che ti piacessero i maschi" mi rispose."Non mi sembra che a te abbia fatto schifo" gli risposi."Credo di non aver mai ricevuto un pompino così" esclamò, poi mi chiese come avrebbe potuto ricambiare specificando che lui il mio cazzo, in bocca, non lo avrebbe mai preso.Non volevo raccontargli dei miei trascorsi ma all'epoca in cui dividevo l'appartamento con Lamberto e gli altri, qualche volta, era capitato che lui venisse durante un pompino che magari io consideravo preliminare e che non ce la facesse più a soddisfarmi mettendomelo nel culo, si perché quando mi trovavo con un maschio mi piaceva fare la femmina fino all'ultimo e ricevere l'appagamento raggiungendo l'orgasmo mentre venivo penetrato o, se proprio non ci fossi riuscito, facendomelo menare mentre il mio uomo mi prendeva da dietro, così semplicemente mi alzavo, andavo in camera di Alberto o di Dario e gli chiedevo di scoparmi il culo perché Lamberto mi aveva lasciato a metà.Quella volta però c'era solo Marco, mica potevo andare a bussare ad un'altra stanza chiedendo: "scusi, per favore me lo metterebbe nel culo un attimo?" inoltre volevo rispettare il patto con me stesso secondo il quale non avrei più usato il culo per fare sesso."Non fa nulla, io sono a posto così, adesso dormiamo" gli risposi, mi voltai di spalle a lui e gli diedi la buona notte.Lo sentii avvicinarsi a me, mi abbracciò da dietro e mi afferrò il cazzo, "ma cosa fai?!" gli chiesi."Sta buono, una sega te la meriti" mi disse, e cominciò a menarmelo.Non seppi resistergli e decisi di lasciarmi fare, la sua manona menava il mio cazzo e mi accorsi che dietro di me il suo stava crescendo di nuovo, involontariamente inarcai la schiena all'indietro com'ero abituato a fare ai vecchi tempi in quella situazione, lui se ne accorse, infilò la mano fra di noi, si prese in mano il cazzo e fece per guidarlo verso il mio buco."Adesso ti svergino!" mi disse."No!" esclamai scappandogli e saltando giù dal letto."Scusa, mi è venuto così, non preoccuparti, torna qua che finisco di segarti" mi disse."Non importa, lascia stare, è troppo rischioso e non voglio" gli risposi.Insistette un po' e mi lasciai convincere con la promessa che non avrebbe più provato a mettermelo nel culo, mi stesi di nuovo sul letto di fianco a lui e mi lasciai abbracciare da dietro, mi afferrò nuovamente il cazzo e riprese a segarmi finché mi fece venire sborrando sulle lenzuola.Rimanemmo fermi in quella posizione un po' per rilassarci e sentivo il suo cazzo duro dietro di me mentre lui involontariamente muoveva il bacino strofinandosi contro le mie natiche, era chiaro che se solo mi fossi concesso mi avrebbe fatto il culo senza pensarci due volte, ma io non volevo. Allo stesso tempo però capivo la sua voglia così allargai le gambe, gli afferrai il cazzo e me lo misi fra le cosce che richiusi per avvolgerlo, la sua cappella spuntava da davanti e strofinava contro le mie palle, mi sputai sulla mano e la infilai a tappare il buco che avevo creato per lui poi gli dissi: "chiudi gli occhi e pensa a Miranda".Non era la prima volta che accontentavo un mio partner così e tutti mi avevano sempre detto che era poco diverso dallo scoparsi una figa vera e propria, lui iniziò a muoversi con dei colpi profondi e decisi e di li capii perché nessuna gli aveva mai dato il culo: se col cazzo che si ritrovava ci andava già così pesante in figa, un culo non ben allenato sarebbe finito distrutto.Venne fra le mie cosce imbrattandomi tutta la mano e quando ebbe finito mi voltai e gli ripulii di nuovo il cazzo con la lingua.Ci addormentammo con lui steso a pancia in su e io avvinghiato a lui come una ragazza in calore.Arrivò la mattina e mi svegliai mentre lui mi abbracciava da dietro e il suo cazzone duro era appoggiato al mio fondoschiena, cercai di sfilarmi dal suo abbraccio senza svegliarlo ma non ci riuscii, lo sentii stringermi a se col suo braccio forte e mi chiese: "dove scappi?"."Vado a darmi una lavata, ieri sera mi hai impiastricciato tutto fra le cosce", gli risposi."Se tu mi avessi lasciato infilartelo nel culo non ti avrei impiastricciato le cosce" mi disse."Puoi scordartelo!" e mentre glielo dicevo mi sfilai dalla sua presa ed andai a fare la doccia.Uscimmo dall'albergo dopo aver fatto colazione e guidammo fino all'ora di pranzo, quando ci fermammo a mangiare un panino in un bar lungo la strada che aveva i tavolini fuori, ci sedemmo, c'eravamo solo noi, iniziai ad addentare il panino e lui mi disse: "ti piace lo sfilatino, eh?"."Dai scemo!" gli risposi."Sai, non me lo sarei mai aspettato ma è stata una bella sorpresa" mi disse.Sorrisi senza rispondergli poi mi chiese ancora: "non era la prima volta, vero?"."No, come tu hai avuto le tue esperienze segandoti a vicenda coi tuoi amici le ho avute anch'io, solo che mi sono spinto un po' oltre"."Alla faccia dell'un po' oltre!" esclamò, "ti manca solo di provare a prenderlo nel culo" aggiunse sotto voce per non farsi sentire da orecchie indiscrete.In quel momento mi ritrovai a dover decidere in un attimo se dirgli la verità o dire una bugia enorme raccontando di essere vergine, optai per la via di mezzo e gli dissi: "in realtà ho avuto una breve storia quando facevo l'università, l'avremo fatto due o tre volte"."E me lo dici così? E a me non fai provare niente?" esclamò."Ho deciso che non l'avrei più fatto, porta pazienza"."non ti è piaciuto? ti ha fatto male?" insistette."Non mi va di parlarne, ti dispiace?"."Scusa, non volevo infastidirti" rispose chiudendo il discorso.Risalimmo in moto e mentre percorrevamo la strada pensai che quasi quasi un'altra volta avrei potuto provare, alla fine gli avevo fatto un pompino con ingoio, mi ero fatto segare e lo avevo lasciato sborrare fra le mie cosce, perché non completare la cosa? Inoltre nella mia testa c'era una vocina che diceva: "dai che lo vuoi provare nel culo, quel cazzo magnifico", ed in effetti lo volevo provare eccome!Entrammo in un paesino, vidi un supermercato abbastanza grande e mi fermai, lui si affiancò a me, spense la moto e mi chiese cosa facessi li, "devo entrare un attimo a prendere il dentifricio che me lo sono scordato in albergo" gli dissi."Ma dai, ti presto il mio" rispose."No, lascia, voglio avere il mio" ed entrai nel supermercato mentre lui mi aspettava fuori a cavallo della sua moto.Non era per il dentifricio che mi ero fermato, andai dritto verso gli scaffali per l'igiene personale e mi fermai davanti all'espositore dei preservativi, avevo deciso che gli avrei dato il culo, feci per sceglierli poi la vocina di prima mi chiese: "vuoi dirmi che un cazzo del genere lo chiuderesti in un preservativo? Non ha neanche mai inculato una femmina, lo conosci da un po' ed è chiaro che fa una vita regolare, perché ti priveresti di sentirlo schizzarti dentro?"Effettivamente la vocina aveva ragione poi però pensai: "se capisce quanto sono zoccola magari sarà lui a non fidarsi, li compro lo stesso, non si sa mai".Così scelsi i preservativi e, soprattutto, comprai un tubetto di gel lubrificante, uscii dal supermercato e gli mostrai il contenuto del sacchetto, "questa sera avrai modo di pensare a Miranda" gli dissi strizzandogli l'occhiolino.Il suo viso si illuminò e io mi misi il casco e riaccesi la moto senza dargli il tempo di commentare, ci rimettemmo in marcia proseguendo il nostro viaggio e lungo la strada, quando nessuno vedeva, io gli passavo davanti, mi alzavo in piedi sulle pedane poi mi davo delle sculacciate, lui mi affiancava, lasciava il manubrio e con le mani faceva il gesto di incularmi.Andammo avanti a provocarci per tutto il pomeriggio finché la sera ci fermammo in un'altra locanda cercando una stanza per il pernotto."Volete una doppia?" chiese la ragazza alla reception."No, matrimoniale" dissi io senza farmi troppi problemi.La ragazza mi sorrise maliziosa e Marco arrossì, salimmo le scale e portammo in stanza le valige, ci togliemmo la tuta da moto e decidemmo di farci una doccia prima di scendere a cena.Mi spogliai davanti a lui mostrandomi nudo, cosa che la sera prima non avevo fatto, lui mi mise una mano sul culo e mi disse: "non ci credo che questa sera sarà mio"."Stai calmo, stallone, poi ho fame, a Miranda non offriresti la cena se sapessi che poi ti darebbe il culo?""Almeno facciamo la doccia assieme" mi disse."Se accettassi di fare la doccia con te ne uscirei sfondato" gli risposi afferrandogli per un attimo il cazzo che era già durissimo.Ci lavammo a turno, ci vestimmo e scendemmo per la cena.Risalimmo in camera dopo che per tutta la permanenza al ristorante ci eravamo provocati a vicenda, chiudemmo la porta e lui subito mi afferrò buttandomi sul letto e iniziando a togliermi i vestiti di dosso."Hey, la tratteresti così Miranda?" gli chiesi."No, mi tratterrei con lei, ma con te voglio fare quello che a lei non avrei mai il coraggio di chiedere" mi rispose.Si sfilò il cazzo dai pantaloni, mi afferrò la testa e me lo mise in bocca dicendomi: "succhia, bella! succhia! tra un po' questo sarà nel tuo culo, lo sai che tra un po' ti sfoderò il culo?".Lo guardai in viso ammiccando, poi gli afferrai il cazzo con una mano e iniziai a spompinarlo, lo feci per un po' poi mi fermai per andare a prendere i preservativi e il gel lubrificante nella mia valigia."Dobbiamo metterlo per forza il preservativo?" mi chiese."Io malattie non ne ho, ti fidi?" gli dissi."E tu ti fidi?" mi rispose.Buttai in un angolo la s**tola dei preservativi, aprii la bottiglietta di gel e iniziai a spalmarmelo davanti a lui, poi gli dissi: "sono pronto" e mi infilai nel letto con lui.Spensi la luce e ci avvicinammo l'un l'altro sotto le lenzuola, gli afferrai il cazzo e ci giocai un po' con le mani poi mi voltai di fianco dandogli le spalle e gli dissi di abbracciarmi da dietro.Si avvicinò, si prese il cazzo in mano e lo guidò fra le mie natiche scivolose fino a raggiungere il mio buco, spinse per entrare e io un paio di volte mi sottrassi spostandomi in avanti più per far scena che perché mi facesse male davvero (avevo fatto ben di peggio) alla fine mi rilassai, inarcai indietro la schiena e mi lasciai penetrare.Era davvero bello grosso e dovetti chiedergli di fermarsi due o tre volte prima che riuscisse a infilarlo tutto, poi lo sentii pulsare all'improvviso e potei distinguere un forte schizzo di sperma invadermi l'intestino."No, cazzo! scusami, non so cosa mi sia preso" mi disse.Mi misi a ridere poi gli dissi che non c'era nessun problema, capita, avremmo fatto una pausa e avremmo ripreso il discorso più avanti.Il suo cazzo si ammosciò e si sfilò dal mio culo, lui accese la luce e volle guardarselo, "credevo che si sporcasse tutto", mi disse.Mi misi a ridere e parlammo un po', non sapeva proprio nulla del sesso anale e più parlavamo e più lui capiva che io non l'avevo fatto solo qualche volta così gli confessai di aver avuto una storia con Lamberto, mentendo sul fatto che lui fosse l'unico uomo che avevo avuto."Credo di poter riprovare" mi disse dopo un po' che parlavamo.Spensi la luce e mi misi a pancia in giù poi gli dissi di salirmi sopra e prendermi così."Perché spegni sempre la luce?" mi chiese."Perché così è più facile per te pensare a Miranda" risposi.Mi chiese se non mi dava fastidio l'idea che lui si scopasse il mio culo mente pensava a una donna e io gli risposi che in realtà mi piaceva immaginare di essere Miranda mentre lo facevamo.Mi salì sopra, appoggiò il suo cazzo alla mia stellina e spinse entrandomi dentro, io chiusi gli occhi e immaginai davvero di essere nel corpo di quella magnifica rossa dalla pelle chiara che è la nostra amica, cominciò a muoversi dentro di me con una delicatezza che non mi sarei aspettato e io rimasi li a godermi i colpi ben assestati che ricevevo.Nonostante il suo cazzo fosse enorme allargai le gambe ed inarcai la schiena, come se volessi che ci infilasse dentro anche le palle, lui capì quanto mi piaceva, accese la luce, lanciò le lenzuola ai piedi del letto e mi tirò su facendomi mettere a pecora."E Miranda?" gli chiesi."Ma quale Miranda, io adesso voglio scopare te!"L'idea di piacergli mi eccitava ancora di più, mi afferrò per i fianchi e iniziò a stantuffarmi con quel cazzo enorme, ogni tanto mi mollava una sculacciata e io gridavo di scoparmi più forte.Non ricordo come ma ci ritrovammo con lui inginocchiato sul letto con le natiche appoggiate sui talloni e io inginocchiato di spalle in braccio a lui, sempre impalato sul suo cazzo.Mi lasciai scopare così per un po' finché riuscii a lasciarmi andare e raggiunsi l'orgasmo senza toccarmi il cazzo, a quel punto appagato dalla cosa mi sfilai dal suo cazzo e gli dissi: "tocca a te venire, bocca o culo?""E me lo chiedi?" rispose, "culo!"Mi afferrò e mi mise sul letto a pancia in giù, salì nuovamente sopra di me, mi penetrò senza troppi complimenti e cominciò subito a muoversi dentro di me."Dimmelo se ti faccio male" mi sussurrò in un orecchio,"Se fa un po' male è più bello" risposi.Sentendosi dire così si eccitò ancora di più, iniziò a muoversi dentro di me ancora più bruscamente e profondamente finché sentii il suo cazzo scoppiarmi dentro per la seconda volta.Rotolammo su un fianco esausti e ci addormentammo così, a cucchiaio, senza nemmeno che il suo cazzo uscisse dal mio culo, facemmo un pisolino di una mezz'ora poi ci risvegliammo per un nuovo round.
05-07-2021, at 10:20 PM
Alýntý
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